Il 99% dei conti correnti presenta qualche tipo di anomalia e il 71% si configura come usurario, secondo l’articolo 644 del codice penale, applicando tassi d’interesse superiori alla soglia di usura. Sono alcuni dei dati presentati a Perugia, presso la sede dell’Agenzia delle Entrate, nell’ambito del “Primo rapporto nazionale sull’usura praticata dalle banche”. L’evento ha potuto contare sull’apporto di Confesercenti e sul patrocinio del Comune di Perugia e della Camera di Commercio. Altri dati che emergono dal rapporto: ogni 100 euro pagati alla banca per commissioni, una percentuale significativa non era in realtà dovuta. E ancora: sul campione considerato per la stesura del rapporto, l’84% delle aziende è attivo e può ancora salvarsi proprio perché i tassi applicati superano la soglia di usura. Il dato relativo alla regione Umbria è in linea con quello nazionale: il fenomeno è talmente diffuso che nella sola regione di Perugia i dipendenti interessati – perché lavorano per aziende sottoposte a qualche anomalia – sono circa 9.000.

Fonte: Affari Italiani, 13 luglio 2015